Problema
MANTENERE INALTERATE LE SUPERFICI AGRICOLE DISPONIBILI PER LA PRODUZIONE DI ALIMENTI
L’uso delle risorse che sono la base dell’agricoltura (terra, acqua, fertilità del suolo, biodiversità) subisce una forte erosione e la competizione crescente da parte di altre utilizzazioni non agricole. Uno dei passaggi fondamentali per soddisfare l’aumento della domanda globale di alimenti consiste nel preservare tutte le superfici agricole oggi disponibili evitando il loro utilizzo per altri scopi e preservando la qualità dei terreni, riducendo i processi di degrado, inquinamento e desertificazione.
Soluzione
- Ridurre il degrado delle terre
- Ridurre gli usi competitivi dei suoli agricoli
- La pianificazione energetica territoriale
- Risanare i suoli contaminati mantenendone intatte le funzioni
- Più fotovoltaico sui tetti, meno sui terreni agricoli
Per azzerare il deficit alimentare previsto per il 2050, limitando nel contempo la pressione sulle risorse naturali e soprattutto sulla risorsa terra, si può agire alternativamente o contemporaneamente sui due lati dell’equazione: riducendo la domanda di alimenti, in termini sia quantitativi che qualitativi, e/o aumentando l’offerta.
La prima opzione comprende, oltre alla riduzione della crescita demografica, la riduzione degli sprechi e delle perdite delle filiere di trasformazione e distribuzione di alimenti, l’adozione di diete proporzionate ai consumi energetici, la riduzione del consumo di prodotti di origine animale in genere e, in particolare, di quelli derivati da allevamenti con basso tasso di conversione dei mangimi (carne bovina). A questi provvedimenti si può accompagnare la riduzione o la eliminazione della distrazione di prodotti agricoli per usi non alimentari, come per esempio per la produzione di biocarburanti. Per la produzione di biocarburanti potremmo utilizzare i tetti.
Fonte: Enea