Come aumentare la disponibilità idrica
La disponibilità idrica è una risorsa preziosa e limitata, che va gestita con attenzione e responsabilità.
Il cambiamento climatico, infatti, sta provocando una riduzione delle precipitazioni e un aumento delle temperature, con conseguenti effetti negativi sull’agricoltura, sull’ambiente e sulla salute umana. Per contrastare la crisi idrica e igienico-sanitaria, è necessario adottare comportamenti virtuosi che possano limitare gli sprechi d’acqua e favorire il suo riciclo e il suo trattamento. Alcune possibili azioni sono:
Consumare almeno due litri di acqua al giorno per mantenere una corretta idratazione e prevenire la ritenzione idrica, causata anche da intolleranze alimentari o da uno stile di vita sedentario.
Ridurre il consumo di acqua potabile per usi non essenziali, come lavare i piatti, l’auto o l’orto, preferendo l’acqua piovana o quella riciclata.
Installare dispositivi di risparmio idrico negli impianti domestici, come rubinetti a flusso ridotto, docce a bassa pressione o sistemi di raccolta dell’acqua piovana.
Gestire in modo sostenibile il suolo agricolo, adottando tecniche come la pacciamatura organica o l’inserbimento del sottofila, che possono aumentare la conservazione e l’infiltrazione dell’acqua nel terreno e la disponibilità idrica per le colture.
Promuovere infrastrutture e tetti verdi nelle aree urbane, che possono catturare e trattare l’acqua piovana, mitigare l’effetto isola di calore e creare spazi verdi per il benessere dei cittadini.
Seguire i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per gli appalti pubblici relativi alla gestione idrica, che stabiliscono requisiti ambientali per la progettazione, la realizzazione e il funzionamento delle opere pubbliche.